Sono
affascinata dal fatto che una cosa apparentemente frivola come la
moda (oltre che essere ormai parte riconosciuta della cultura di
questo Paese), costituisca anche un solido fondamento per la nostra
economia.
Così
ho accolto con piacere, nel primo fine settimana di giugno, il
privilegio di essere una delle quattro blogger italiane che hanno
potuto partecipare alla Settimana della Moda di Montecarlo
manifestazione che, giunta alla quinta edizione, si è ormai a buon
diritto ritagliata un ruolo di grande rilievo nell'ambito
internazionale di settore.
La
location che ha ospitato la manifestazione è stata la sede de “Le
cirque de Monaco” e questo, concentrando gli eventi su un'unica
passerella, ci ha consentito seguire le sfilate con grande piacere e
nessuna fatica.
Eravamo
in prima fila, coadiuvate da un maxi schermo e con dietro le spalle
circa venti stand delle maison impegnate nelle sfilate, che sono
state aperte da una vera star della moda: la stilista toscana Chiara
Boni.
Abbiamo
così potuto ammirare 25 abiti della sua collezione beachwear, tutti
rigorosamente in bianco e nero.
Si
può affermare che la Toscana ha aperto la porta al mondo, perché le
maison che si sono poi succedute in passerella provenivano
praticamente da tutto il Vecchio Continente, con puntate fino in
Africa e Centro-America, alternando griffe molto note a stilisti in
piena ascesa e di cui sentiremo parlare in futuro.
A
questa categoria appartiene senz'altro la maison lucchese Edda Berg;
la sua collezione, che ha sfilato accompagnata da una performance dal
vivo della bravissima cantante Emma Morton (una voce davvero magica),
era improntata su temi floreali, con borse di paglia e fasce piene di
colori a raccogliere i capelli ed ha ricevuto unanimi ed entusiastici
commenti (ho già descritto in un precedente articolo, i principi
etici che stanno alla base dei criteri di produzione dell'azienda).
Ma
come detto, molti altri brand si sono succeduti nel week-end
monegasco!
Beach
& Cashmere Monaco, il marchio creato da Federica
Nardone Spinetta,
in collaborazione con Rosanna
Trinchese
(direttore artistico della manifestazione).
La
guatemalteca Thelma Espina, con l'originale collezione ispirata alla
civiltà Maya.
La
coloratissima francese Josephine Bonair.
Dal
Camerun le creazioni di ispirazione classica di Ester
Mbia.
Annalisa
Queen e la sua collezione “Contrasto”.
Luca
Tatiana con una collezione in bilico tra romanticismo e aggressività .
Il
beach-wear di Banana Moon e l'Istituto
Marangoni Paris, che ha chiuso la prima giornata.
Il
giorno seguente le sorelle turche Ezra e Tuba e le calzature Nanzo
Muzi.
E
ancora: Fatima Danielsson, Annalisa Queen e Royal Beachwear.
E'
stato davvero uno spettacolo indimenticabile, per gli occhi e per i
sensi.
Il
modo migliore per goderne (oltrepassando così gli inevitabili limiti
insiti in ogni descrizione) è gustarsi le immagini delle sfilate sul
sito ufficiale della
“Chambre
Monegasque de la Mode”.
Ve
lo consiglio e vi auguro buon divertimento ...con la frivola soliditÃ
della moda.
0 commenti